“Tempo fa Nunzia sfornava un sacco di buone brioche!”
Come puoi restare indifferente quando senti una frase del genere? Orgogliosa e felice dopo una giornata di lavoro, torno a casa, rinfresco il lievito naturale (qui la ricetta per poter realizzare il lievito in casa) e via con le mani in pasta per sfornare ancora una volta qualcosa di buono o almeno ci provo!
Ho deciso di preparare una Focaccia dolce con amarene, delicato impasto, molto soffice da poter eventualmente farcire con della confettura.
Dopo diverse ore di lievitazione eccola pronta e perfetta da poter condividere con voi.
Focaccia dolce con amarene
Ingredienti:
400 gr di farina 0
90 gr di pasta madre rinfrescata
300 gr di acqua
90 gr di zucchero semolato
1 pizzico di sale
30 gr di sciroppo di amarene
amarene fabbri (q.b.)
10 gr di olio
Preparazione:
Rinfreschiamo la pasta madre e dopo 3 ore che sarà ben lievitata la utilizziamo.
Mettiamo nell’ impastatrice o in una ciotola la farina, la pasta madre a pezzi e mescoliamo.
Iniziamo ad inserire a filo l’ acqua senza terminarla l’alterniamo al resto degli ingredienti quindi olio, lo zucchero, il succo di amarene e poi ancora acqua e per ultimo il sale.
Lavoriamo fino a quando l’ impasto non sarà perfettamente incordato.
Tiriamo fuori dalla ciotola, mettiamo su spianatoia e formiamo una palla.
Lasciamo lievitare coperta al riparo da correnti per circa 2 ore.
Trascorso il tempo stabilito riprendiamo l’ impasto e facciamo le pieghe di primo tipo molto delicatamente ed incorporando aria.
Ripieghiamo formiamo una palla un mettiamo a lievitare ancora per un ora.
A questo punto ungiamo una teglia per torte o uno stampo per crostata e adagiamo all’ interno l’ impasto pigiandolo appena con le mani.
Copriamo con pellicola e mettiamo a lievitare a circa 28 gradi (forno con lucina accesa) per 4/5 ore.
Non appena avrà raddoppiato il suo volume inforniamo in forno già caldo a 180 gradi modalità statica.
Stendiamo un po’ di succo di amarene e distribuiamo le amarene fabbri sulla focaccia e inforniamo per circa 35 minuti.
