Pasta fresca fatta in casa e stendipasta una passione tutta italiana
La pasta, conosciuta come l’alimento più consumato dagli italiani, peculiarità con cui ci identificano tutti gli stranieri, è in maniera indiscussa la regina della nostra dieta mediterranea. Apprezzata ovunque per la sua qualità e la sua tradizione che affonda le radici nel passato, nasconde curiosità che, talvolta, anche noi consumatori incalliti, non conosciamo.
In particolare vediamo insieme le caratteristiche della buonissima “Pasta Fresca”, bandiera della mia regione, dove, ancora oggi, tra i vicoli stretti e bianchi del borgo antico di Bari, si possono osservare le donne anziane lavorare con maestria alla produzione di orecchiette e cavatelli.
Esattamente le prime tracce storiche ce le offre l’Antica Roma. Apicio, nel suo libro “De Re Coquinaria“ cita svariate volte le “làgane” ma focalizzandosi solo sui condimenti, lasciandoci intendere che la preparazione fosse ormai consueta e consolidata tanto da non necessitare troppe spiegazioni.Cosa bolle in pentola lo scopriremo solo più tardi nel Medioevo, in questa epoca compaiono per la prima volta indizi della bollitura della pasta. In precedenza il metodo principale e più diffuso era la cottura in forno, con cui la sfoglia assorbiva direttamente i liquidi rilasciati con il calore dal condimento. Successivamente segue un lungo periodo di scarsa fama per la pasta causato dalle carestie che hanno afflitto l’Europa dall’anno mille in poi. Si ritorna a parlarne duecento anni dopo menzionato, per la prima volta, i “maccheroni”, ovvero pasta lunga trafilata. Nonostante risulti superfluo, specifichiamo che ci troviamo nel napoletano.
Oltre alla sua tradizione storica la pasta fresca gode di ottima fama per i diversi benefici che fornisce al nostro organismo. Sapevate che è a lento rilascio di glucosio nel sangue? Questo assicura al nostro corpo energia a lungo termine aiutandoci ad affrontare meglio la giornata. Inoltre, essendo priva di colesterolo, si rende adatta al consumo anche da parte di soggetti con problemi cardiovascolari. Occhio però a come la condite… L’errore più grave e comune che comunemente si commette è pensare che la pasta faccia ingrassare… Sfatiamo questo mito, a rendere o meno una pasta ad elevato contenuti di grassi è il condimento e non la pasta in sè.
Sapevate anche che aiuta a favorire la regolarizzazione dell’attività intestinale? Meglio ancora se si tratta di farine e semole integrali con quantitativi di fibre maggiori e che pertanto riducono il tempo di transito intestinale e aumentano la massa fecale. Diffidate insomma da quei dietologi che eliminano completamente la pasta dalla vostra dieta!
Vi lascio con cinque piccoli trucchi per realizzare un’ottima sfoglia di pasta fresca fatta in casa!
- Utilizzate una spianatoia in legno per conferire alla pasta la giusta ruvidità.
- Impastate energicamente per 10-15 minuti senza esporre la pasta a correnti d’aria che la potrebbero seccare.
- Per la lavorazione della sfoglia e della pasta fresca è possibile usare sia farina 00 che semola o farina di riso che ha il pregio di non penetrare nell’impasto.
- Infarinare la spianatoia e la pasta per facilitare la sfoglia, senza eccedere con la farina per non far asciugare troppo la massa che poi tenderà a rompersi ai bordi.
- Stendere la pasta con movimenti dal centro verso l’esterno, possibilmente dotandosi di mattarello lungo. Arrotolare la pasta sul mattarello e compiere dei movimenti delle mani dal centro verso l’esterno, esercitando una pressione leggera e continua e girando la sfoglia di 90 gradi mantenendola di forma circolare. In alternativa al mattarello, è possibile stendere la sfoglia con la macchina per la pasta (sfogliatrice) come quella che utilizzo (che ho acquistato sul sito LIONSHOME) e che potete trovare comodamente su questa pagina dedicata agli Stendipasta LIONSHOME.
Per tagliare la pasta, è possibile usare il coltello, l’apposito attrezzo in dotazione con la macchina della pasta oppure gli appositi mattarelli cutter.