EnoEvoPuglia Road: un viaggio nel cuore dell’olio extra vergine di oliva

EnoEvoPuglia Road: un viaggio nel cuore dell’olio extra vergine di oliva
Quattro giorni intensi, un susseguirsi di emozioni e scoperte, un viaggio nel cuore pulsante della Puglia olearia. EnoEvoPuglia Road non è stato solo un tour, ma un’esperienza sensoriale che ha toccato l’anima, un percorso alla scoperta di un tesoro prezioso: l’olio extra vergine di oliva.
Un progetto ambizioso, ideato per celebrare le varietà autoctone, le tecniche di coltivazione tramandate di generazione in generazione, l’arte della degustazione e gli abbinamenti cibo-olio-vino che esaltano i sapori della tradizione.
Insieme a digital creator e giornalisti, abbiamo attraversato paesaggi mozzafiato, scrigni di bellezza ancora poco conosciuti, assaporando il meglio della produzione locale, tra frantoi all’avanguardia, masserie dal fascino antico, uliveti millenari e cantine che custodiscono i segreti del buon vino.
Il nostro viaggio è iniziato ad Andria, nella Tenuta Zagaria, un’azienda con radici profonde, che affondano nel lontano ‘600. Qui, il Conte Onofrio Spagnoletti Zeuli, con passione e lungimiranza, perpetua la tradizione di famiglia, dedicando un vero e proprio culto all’ulivo e alla vite.
Ci siamo poi spostati a Canosa di Puglia, dove Nino Leone ci ha accolti nella sua azienda, Sabino Leone. Una realtà che, pur proiettata verso l’innovazione, non dimentica gli insegnamenti del passato, valorizzando le cultivar autoctone e custodendo con orgoglio ulivi secolari di oltre 230 anni.
La prima giornata si è conclusa con una cena experience indimenticabile alla Tenuta Bocca di Lupo, a Minervino Murge. Lo Chef Pietro Zito, maestro dei sapori antichi, ci ha deliziato con le sue creazioni, in un perfetto abbinamento con i vini di Bocca di Lupo e gli oli extra vergine dell’azienda Tormaresca.
Il secondo giorno, il Frantoio Ciccolella a Molfetta ci ha aperto le sue porte. La famiglia Ciccolella, da quattro generazioni, si dedica con amore alla cura degli ulivi, producendo un olio extra vergine di oliva di qualità superiore, grazie a un lavoro appassionato sul campo e all’utilizzo delle migliori tecnologie.
A Bitritto, abbiamo incontrato Marina e Francesco De Carlo, eredi di una lunga tradizione olearia, che dal 1600 portano avanti l’azienda di famiglia, coniugando innovazione e tradizione, per esaltare i sapori autentici della gastronomia pugliese.
La Valle d’Itria ci ha accolti nell’azienda Intini, un territorio fertile e affascinante, dove le forti escursioni termiche e il terreno argilloso donano agli oli una struttura unica e un profilo fenolico eccezionale. Qui, la Cima di Mola, una varietà autoctona, ha conquistato il prestigioso Presidio Slow Food, grazie al lavoro di tutela e valorizzazione del territorio.
La seconda sera, la Masseria Montenapoleone ci ha ospitato per la cena e il pernottamento. Un’azienda agricola biologica, dove la cucina autentica, fatta con i frutti della terra, racconta la storia del territorio e delle stagioni.
Il terzo giorno, ci siamo diretti verso il mare, a Montalbano di Fasano, per visitare le Tenute Allegretti. Marco Rizzi, dopo aver intrapreso un percorso di vita diverso, ha deciso di tornare alla terra di famiglia, dedicandosi con passione agli ulivi e alla produzione di olio.
Dopo una pausa pranzo rigenerante a Casa Ciaccia, a Ostuni, siamo ripartiti alla volta del Salento, per raggiungere l’azienda Taurino. Qui, abbiamo visitato il frantoio e gli ulivi innestati post Xylella, parlando del progetto “Save the Olives” con Patrizio Ziggiotti.
Un viaggio nel cuore della Puglia olearia, fatto di persone appassionate, di storie di famiglia, di tradizioni antiche e di uno sguardo rivolto al futuro. Un’esperienza che ha toccato il cuore e che resterà impressa nella memoria.